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Maria Modesti

Immerso il sole in un lago

di luce gialla, rosa violetta,

accesa d’arancio e rosso

nel fulcro del suo splendore:

d’azzurro e grigio – perla

la linea lontano verso confini

sconosciuti nell’aria gelida

che brucia la pelle e taglia

il respiro – tracce e passi furtivi

tra il fogliame nel bosco

di volpi, daini e caprioli

in un brulichio di vita

che si risveglia al tramonto

nell’ attesa della notte

e nel silenzio sulle cose

quasi fosse il buio un argine

al sogno o forse alla speranza,

racchiusi in una conchiglia

gettata sul fondale del mare.

 

Invalicabile l’oceano

nel magma dei suoi abissi.

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