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PORTOFINO

Bellezze di un borgo italiano

Che i borghi italiani siano tra i più belli al mondo è un’affermazione difficilmente contestabile, così come la posizione di Portofino in cima alla lista dei borghi marinari più affascinanti e spettacolari dell’intero Mediterraneo.

Sebbene Portofino oggi conti poco più di 400 residenti stabili e abbia il territorio comunale più piccolo di tutta la città metropolitana di Genova (2,53 km2), la sua notorietà come meta turistica esclusiva, approdo d’elezione per il jet set internazionale, è talmente consolidata da oscurare altre rinomate località della Riviera Ligure.

La fama mondiale è tutt’altro che usurpata: la posizione incastonata nell’omonimo promontorio che separa il Golfo Paradiso da quello del Tigullio, la splendida baia dalle acque limpide, la Piazzetta incorniciata dalle tipiche case liguri dagli accesi colori pastello e sovrastata dal verde brillante del Monte offrono un colpo d’occhio incantevole, facendo di Portofino un autentico gioiello en plein air.

L’offerta turistica di Portofino va oltre l’accoglienza offerta alla diportistica di lusso dal suo porto, collocato in posizione riparata rispetto ai venti dominanti e alle tempeste nel Mar Ligure come ben sapevano i genovesi che, per secoli, hanno utilizzato la baia quale punto d’appoggio per la loro flotta mercantile. Portofino, infatti, è un microcosmo di terra e di mare; un amalgama di natura, storia, cultura, artigianato, agricoltura e marineria che ha saputo conservare un invidiabile equilibrio e una dimensione “a misura d’uomo” facendole convivere con la vocazione turistica.

L’anima di Portofino si svela e “si racconta” in alcuni dei suoi principali punti d’attrazione.

Il faro

Arrivando dal mare o seguendo il percorso via terra che si snoda immerso in una vegetazione rigogliosa, l’ideale benvenuto al borgo è affidato al faro di Punta di Capo, collocato alle pendici del Monte di Portofino. Il panorama che si ammira dal faro è di una bellezza che rapisce e toglie il fiato. Nelle immediate vicinanze, inoltre, sono da ammirare le scogliere sommerse, habitat di vari tipi di gorgonie e di colonie di corallo rosso, frequentate da una numerosa fauna ittica.

La Piazzetta

La Piazzetta è allo stesso tempo il cuore e il salotto del borgo. Riparati i danni provocati dall’eccezionale ondata di maltempo dell’ottobre 2018, la Piazzetta di Portofino è la pittoresca scenografia che accoglie i turisti e racchiude attività commerciali che vanno dall’artigianato e la ristorazione alle griffe dell’alta moda e del lusso.

Chiesa di San Martino

Situata nel cuore antico del borgo, la chiesa parrocchiale intitolata a San Martino di Tours deve il suo aspetto esteriore ai rimaneggiamenti effettuati nel XIX secolo, ma il suo nucleo originario – in stile romanico-lombardo – sarebbe antecedente l’anno mille. All’interno sono conservate alcune pregevoli opere pittoriche e scultoree, tra cui il gruppo ligneo settecentesco della Deposizione attribuito alla mano del Maestro genovese Maragliano, una coeva tela della Madonna del Rosario di pittore sconosciuto ma di presumibile scuola genovese e un dipinto raffigurante i santi Rocco, Sebastiano e Pantaleo risalente al Seicento.

Chiesa di San Giorgio

La chiesa di San Giorgio martire, patrono di Portofino, è un piccolo tempio di forma pressoché ovale costruito a picco sulla scogliera del promontorio e collegato alla piazza principale del borgo dall’omonima salita.

Eretta nel XII secolo sul sito di una cappella di epoca longobarda, la chiesa di San Giorgio fu oggetto di ampliamenti e rimaneggiamenti nel XVIII secolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio venne raso al suolo da una bomba per essere ricostruito nell’immediato dopoguerra con nuovi altari e arredi, ma riprendendo la struttura settecentesca.

Nella chiesa sono conservate reliquie di San Giorgio martire portate da Lydda (l’odierna Lod, Israele) al tempo delle Crociate da marinai di Portofino imbarcati sulle navi della Repubblica di Genova. La venerazione popolare per il santo è testimoniata dai numerosi ex-voto donati dai marinai e dai pescatori di Portofino.

Castello Brown

Il cosiddetto Castello Brown, già di San Giorgio, è un’antica fortezza costruita in posizione dominante a difesa e controllo dell’insenatura di Portofino. Si ritiene che il sito fosse occupato in epoca tardo-antica da una torre d’avvistamento, mentre le prime opere di fortificazione risalirebbero al X secolo.

Dall’alto medioevo il castello fu ripetutamente ampliato e rafforzato originariamente per rintuzzare le incursioni saracene, in seguito perché si trovò al centro degli scontri tra la Repubblica di Genova e alcune famiglie patrizie genovesi per il dominio su Portofino, strategico per il controllo del traffico marittimo da e verso “La Superba”.

Venuto meno il ruolo difensivo, nel 1870 il castello fu venduto al console britannico a Roma, Sir Montague Yeats Brown, che affidò al famoso architetto Alfredo D’Andrade il compito di apportare lavori di ampliamento e restauro che trasformarono la struttura castrense in residenza privata secondo i canoni architettonici del periodo.

Dal 1961 il Castello Brown è di proprietà del comune di Portofino che ha provveduto a un restauro conservativo e al suo utilizzo come sede di manifestazioni ed eventi culturali. Dal castello, ingentilito dal giardino ricco di pergolati, roseti e altre piante da fiore, si gode una visuale incantevole sulla baia.

Teatrino Comunale

Perfettamente integrato nel tessuto del borgo, il Teatrino Comunale di Portofino è un gioiello di architettura marinara, recentemente ristrutturato e riportato allo splendore, che ospita eventi culturali, teatrali e musicali.

Animato negli anni ’70 da Giorgio Strehler, che porta nel borgo ligure attori e produzioni di alto livello, oggi il Teatrino Comunale è gestito da La Perla del Tigullio Teatro, compagnia che promuove la diffusione della cultura teatrale in tutta la regione.

Parco naturale regionale

Istituito per legge nel 1935, il parco naturale di Portofino copre una superficie a terra di circa 18 km2 e una fascia costiera di 13 km2 tra il Golfo Paradiso e il Golfo del Tigullio, i quali vanno a ricalcare il profilo del promontorio di Portofino. Il parco, trasferito alla Regione Liguria nel 1978, non è soltanto l’area protetta costiera più a settentrione del Mediterraneo occidentale, ma rappresenta anche una dimostrazione di fusione riuscita tra ambiente naturale e attività antropiche, la cui coesistenza ha consentito lo sviluppo di paesaggi nei quali si ha un continuo alternarsi di ecosistemi naturali e coltivazioni, con una sorprendente varietà di ambienti. L’ente parco si è fatto promotore e attore di numerosi progetti di educazione ambientale, valorizzazione e fruibilità sostenibile del territorio quali, ad esempio, il recupero del Mulino del Gessetta, ultimo superstite dei mulini che un tempo punteggiavano la Valle dell’Acqua Viva, trasformato in punto informativo, di ristoro e museale.

Area Naturale Marina Protetta di Portofino

L’Area Naturale Marina Protetta di Portofino, istituita nel 1999, si estende attorno all’omonimo promontorio ricadente dal punto amministrativo tra i comuni di Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure.

Dichiarata Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM) e inserita nella rete italiana LTER (ricerca ecologica a lungo termine), l’area marina protetta è suddivisa in tre zone – A, B e C – ciascuna con un diverso grado di accessibilità/fruibilità.

D’altra parte, il promontorio di Portofino è un paradiso naturale che merita di essere custodito con cura. La costa, infatti, offre scorci di rara suggestione con piccole insenature orlate dalla fitta vegetazione. Sotto il pelo dell’acqua, le falesie scendono rapidamente a grandi profondità creando nicchie ecologiche favorevoli al prosperare della vita marina. Tra l’altro, la protezione dell’area marina salvaguarda specie rischio di estinzione come la Pinna nobilis, detta comunemente Nacchera, bivalve di grandi dimensioni scomparso da gran parte del Mediterraneo a causa della raccolta eccessiva a scopo alimentare.

Il consorzio di gestione dell’area marina protetta è formato dalla Città Metropolitana di Genova, i comuni di Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure e dall’Università degli Studi di Genova.

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