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Gemma Bracco

Mare di settembre

nell’aria un tremore d’addio
è quel che avanza
di un pomeriggio splendente
con riluttanza il sole si inclina
e l’estate poderosa e massiccia
si fa più sottile e tagliente
più nervosa la voce
e ingiallito il sorriso
I muri screpolati e gli alberi esausti
richiedono attenzione
Le barche adagiate nel nulla
attendono il vento per risvegliarsi
e il porto riprende il respiro

un margine turchino è lasciato
per chi parte e per chi ancora ritorna

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